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Cosa è la scintigrafia tiroidea?
La Scintigrafia tiroidea è un esame, che permette di visualizzare la tiroide ottenendo informazioni in merito alla sede, alla dimensione, alla morfologia e alla sua funzionalità e su eventuali formazioni nodulari, individuati precedentemente tramite l’esame clinico o all’ecografia tiroidea, verificando la loro interazione con la tiroide.
L’esame è indolore ed è praticamente privo di qualsiasi effetto collaterale. -
A che serve?
Questo esame viene impiegato per:
• La valutazione delle patologie tiroidee, sia di tipo infiammatorio sia di tipo nodulare;
• La ricerca di varianti anatomiche della tiroide;
• La ricerca di tessuto tiroideo ectopico (tiroide linguale, struma ovarii, ectopie toracice o retrosternali);
• L ’identificazione di tessuto tiroideo funzionante in tumefazioni del collo (cisti del dotto tireoglosso);
• La valutazione funzionale e documentazione di eventuali nodulazioni;
• La diagnosi differenziale tra ipertiroidismo da malattia di Graves-Basedow e quello da tiroidite subacuta, da tiroidite silente, da tireotossicosi factitia (assunzione esogena di ormoni tiroidei) o da espansione del pool endogeno dello iodio (Jod Basedow);
• Controlli postoperatori e di follow-up.
Le informazioni che si potranno ottenere da questo esame saranno di aiuto per giungere alla formulazione di una diagnosi accurata ed eventualmente per indirizzare il Paziente ad un intervento terapeutico il più possibile appropriato. -
Cosa si deve fare prima dell’esame?
L’esame non richiede alcuna preparazione. È fondamentale che il Paziente riferisca al Medico Nucleare se è stato esposto a fonti esterne di iodio quali ad esempio: ormoni tiroidei, mezzi di contrasto radiologici, farmaci a base di iodio, tinture per capelli, sale iodato, disinfettanti o lavande vaginali a base di prodotti iodati dentifrici iodati farmaci come AMIODARONE-CORDARONE.
Il giorno dell’esame il Paziente sosterrà un colloquio preliminare con il Medico Nucleare, durante il quale dovrà mostrare tutta la documentazione clinica relativa alla patologia di cui è affetto (esami diagnostici in particolare l’ecografia tiroidea – valutazione della concentrazione plasmatica di TSH, FT4, FT3 – terapie in corso, interventi chirurgici eseguiti, ...). -
Qual è la modalità di esecuzione dell’esame?
La Scintigrafia tiroidea si suddivide in più fasi consecutive: somministrazione di un radiofarmaco, periodo di attesa, acquisizione delle immagini ed interpretazione del risultato.
Il Medico Nucleare, al termine del colloquio, somministrerà per via endovenosa una sostanza debolmente radioattiva (radiofarmaco) che, non essendo un mezzo di contrasto iodato, non darà alcun disturbo né causerà fenomeni allergici.
Nello specifico il radiofarmaco impiegato per la Scintigrafia Tiroidea è il 99mTc-Pertecnetato.
Dopo la somministrazione del radiofarmaco, il Paziente si accomoderà per circa 15-20 minuti in una sala di attesa dedicata. Durante il periodo di attesa, non sarà possibile allontanarsi dal Servizio senza avvertire il Personale e previo consenso da parte dello stesso.
Successivamente il paziente si distenderà su di un lettino sotto la gamma camera un’apparecchiatura aperta dotata di due testate. La durata dell’esame potrà variare da 5 a 10 minuti e durante questo periodo è importante restare il più possibile immobile.L’esame durerà in tutto circa 40 minuti.
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Cosa si deve fare a termine dell’esame?Potrà riprendere le normali occupazioni e la terapia, eventualmente interrotta. Evitare per 24 ore contatto con bambini piccoli e donne in gravidanza.
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Quali sono le controindicazioni alla somministrazione di sostanze radioattive?
Sono rappresentate dalla gravidanza in atto o presunta e dall’allattamento in atto.
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Quali sono i principali rischi e complicanze che si corrono nell’esecuzione dell’esame?
Non sono descritte complicanze specifiche.
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Quali sono i rischi connessi con la mancata esecuzione dell’esame?
Perdita di importanti informazioni diagnostiche e prognostiche, di comprovata utilità in termini di gestione della Sua salute, soprattutto nell’ambito delle scelte terapeutiche successive da intraprendere.
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